Bruna e Corrado 

 

2014

 

 

Capodanno a Folegandros

 προτο χρονια στην Φολεγανδρος Χριστουγεννα ...

ovvero nove giorni di viaggio per quattro di permanenza a Φολεγανδρος!

Compagni di viaggio:

1 -Il Maestro e Margherita – Bulgakov

2- Lo specchio del diavolo - G.Ruffolo

3 – Mi ricordo... a Rubiana - ed Neos

4 – Pap, Ngagne, Yatt e gli altri – M.Gadji

5 – La guerra spiegata a... – Fabio Mimi

6 – Per questo sono vissuto – Sami Modiano

7 – Noi criminali di guerra – Zaccaria

25.12.2013 Mercoledì - Χριστουγεννα

Partiamo da casa alle 5.10, piove! Alla stazione di Avigliana, prima delusione: la sala d’aspetto è chiusa! Ci ristoriamo con un caffè al bar della stazione. Alle 6.17 il treno per Torino parte in orario. In p. Carlo Felice nessun bar aperto, ripieghiamo sul bar interno della stazione, pere la colazione. Alle 8.32 parte in orario anche il treno per Bari; nella nostra carrozza solo altri 12 passeggeri. Ed ora la Freccia Bianca sfreccia lungo la campagna grigia di questa mattina di Natale... Bari, ore 17.21 il treno giunge in perfetto orario. Percorriamo tranquilli la via pedonale che conduce dalla stazione al porto, tra mille luci natalizie; raggiungiamo il Porto alle 18, siamo in orario... ma è tutto buio, non si vede nessuno; solo un giovane straniero che ci avvisa con rammarico che la nave non c’è; senza preavviso è stata annullata. Profonda delusione!... e pare non ci sarà neppure domani! Sigh... Non ci resta che ripiegare su un Bed and Breakfast nella città vecchia ( nome e prezzo del B&B)

26 .12. 2013 Giovedì

Per fortuna la stanza è graziosa e pulita, il letto comodo. Primo pensiero: recarsi al Porto per avere notizie della prossima nave; purtroppo riceviamo conferma che neanche oggi partirà Confermiamo la stanza per la notte seguente; ci consoliamo con una colazione in pasticceria. La città vecchia è caratteristica da visitare, pulita, ordinata. Gironzoliamo in lungo e in largo per i suoi vicoli. Pranzo con fritto misto di pesce (poco misto) in piazza Diaz, dove eravamo statati in occasione di un viaggio a Locorotondo, con una Smart Box offertaci, per la nostra fedeltà, da una trattoria in Villar Dora “Pian Pianot”. Pioggia molto intensa nel pomeriggio; per fortuna siamo al riparo nella nostra stanza. E poi ancora in giro nei vicoli tra le illuminazioni natalizie.

27.12.2013 Venerdì

Altro primo pensiero, nuovamente il Porto: la nave c’è, si partirà alle 20.00 Motivo dell’annullamento “scarsità di passeggeri”!!! pare che tutti gli anni si ripeta la stessa storia e regolarmente la nave del 25 viene soppressa! (...e dirlo?). A Φολεγανδρος Παναγιωτης e famiglia ci aspettano per oggi: telefoniamo. Avvisiamo che saremo a Folegandros per il 30, dopo l’una di notte (cioè il 31 mattina)... ci verrà a prendere. Così, un’altra giornata a girovagare tra i vicoli della città vecchia di Bari; dovremmo oramai conoscerne tutti gli angoli, ma è così arzigogolata che riusciamo ancora a perderci in questo labirinto! Oggi è un giorno feriale per cui vediamo, finalmente, tutti i negozietti aperti e più gente per i vicoli. Alle 17.00 ci rechiamo al Porto per l’imbarco e nonostante i due giorni di attesa, riescono a farci attendere ancora mezz’ora. Poi siamo i primi a salire sulla SuperfastII; “Καλισπερα “ “Καλισπερα“ ειμαστε παλι στην Ελλαδα “ (...siamo di nuovo in Grecia). Partiamo con mezz’ora di ritardo (comunque preferiamo di gran lunga il trattamento che ci offrono le navi greche a quello delle GNV e Tirrenia). Ceniamo di fronte al mare. Ci addormentiamo nei nostri sacchi pelo.

28.12.2013 Sabato

Igumeniza ci trova svegli intorno alle 6.00, ma è ancora buio, dopo una sbirciatina sul ponte torniamo nei nostri sacchi pelo. Colazione alle 8.00; che strana questa nave con addobbi natalizi e alberi illuminati.!! E quel “Jingle Bell rock” che ci perseguita (al ritorno abbiamo il concerto a Rubiana e questo è uno dei pezzi in programma). Davanti alla Prua alcuni delfini ci indicano la strada per Patrasso. Il mare è grigio, e anche il cielo. Ecco avvolta da nubi minacciose Patrasso. Alle 13 sbarchiamo dalla SuperfastII e per fortuna troviamo subito il pullman per Atene; riusciamo a prendere l’espresso che in estate è sempre terribilmente pieno. Arriviamo al Pireo intorno alle 16.30; ad una biglietteria per le navi un tipo molto gentile, parlando un greco comprensibile, ci offre due possibilità per raggiungere Folegandros: o attendere fino a Lunedì la nave diretta a Folegandros, oppure prendere domenica mattina la nave per Santorini e da la quella per Milos, dove troveremo la coincidenza per Folegandros ( la stessa che parte Lunedì dal Pireo alle 14.55). Rimandiamo la decisione a più tardi, nel frattempo cerchiamo un’accomodation al Hotel Triton, che già conosciamo (stanza discreta a prezzi modici 40,00 euro). La sera davanti a un piatto di souvlaki, decidiamo per il giro delle tre isole.

29.12.2013 Domenica

Eccoci nuovamente per mare, sono le 7.25. Le nubi nere ed il mare increspato ci fanno temere di non poter raggiungere la nostra isola; ce la faremo? Rimarremo bloccati a Santorini o a Milos? Ma poi pensiamo: sempre meglio che il Pireo. Ecco la prima isola Paros: gente che scende , gente che sale; ora sono tranquilla: le isole continuano ad esistere, anche d’inverno...! Poi Naxos Ios e in fine Santorini. Scendiamo dalla nave alle 15.30; si allontanano dal porto: le auto, i taxi, i camion, l’autobus, tutti i passeggeri appena sbarcati, li vediamo sparire lungo i tornanti. Nel giro di pochi minuti rimaniamo soli. Entriamo nell’unica taverna del porto aperta per il nostro pranzo-cena, ogni tanto usciamo per un giro lungo la banchina; ci fa compagnia uno strano personaggio, un individuo che ora procede ad ampi passi come se volesse misurare la lunghezza del porto, ora si ferma gesticolando e parlando con chissà chi. Rimarremo seduti li sino all’arrivo della nave. La partenza è prevista per le 21.00, altri viaggiatori entrano nella taverna, ma la nave si farà attendere sino alle 22.00.

30.12.2013 Lunedì

Alle 2.00 del mattino raggiungiamo Milos; speriamo di trovare una camera all’Hotel Portiani che ha l’insegna illuminata, ma è tutto chiuso; ritorniamo alla sala d’attesa delle partenze appena in tempo perché l’agente della capitaneria di porto la sta chiudendo; riusciamo a convincerlo a lasciarla aperta per noi e così ci addormentiamo nei nostri sacchi pelo. Ci sveglia alle 8.00 l’addetta alle pulizie. Colazione e poi nuovamente al Portiani per una camera fino alle 22.30, ora della partenza della nave per Folegandros. Per 30 euro abbiamo tutti i comfort per il resto della giornata. Non era tanto quel soffice piumone, quei morbidi cuscini che mi mancavano questa notte, quanto la doccia, la doccia ristoratrice, il profumo del sapone, dello shampoo, i bianche e morbidi asciugamani... Ora è tutta un’altra cosa! Un giro per i negozietti, un acquisto, poi pranzo in riva al mare, finalmente al sole, in compagnia di Milli e Pippo... Ci riposiamo tra i soffici cuscini quindi ancora un giro per le viuzze che incominciano ad illuminarsi di luci natalizie mentre pian piano il sole se ne va. E inizia ancora un’attesa per la nave delle 22.30...

31.12.2013 Martedì

... che infatti arriva alle 00.30, e siamo già a martedì. Saliamo e inaspettatamente...! Ma chi è? che ci fa qui? Vasiliki...! Anche lei sta tornando a Folegandros da Atene. Anche lei doveva prendere la nave del 27, anche lei non ha potuto prenderla perché non c’era!. Così veniamo a sapere che anche se fossimo riusciti ad imbarcarci a Bari il 25, comunque la prima nave per Folegandros sarebbe stata questa.

31.12.2013 Martedì

... che infatti arriva alle 00.30, e siamo già a martedì.

Saliamo e inaspettatamente...! Ma chi è!? che ci fa qui? Vasiliki...!

Anche lei sta tornando a Folegandros da Atene. Anche lei doveva prendere la nave del 27, anche lei non ha potuto prenderla perché non c’era!. Così veniamo a sapere che anche se fossimo riusciti ad imbarcarci a Bari il 25, comunque la prima nave per Folegandros sarebbe stata questa.

con Βασιλικι sulla nave ci sentiamo quasi arrivati, sicuramente Παναγιοτισ sarà là ad attenderci...

Alle 3 sbarchiamo, Παναγιοτισ ci sta aspettando sulla banchina.

Il porto di Folegandros non è illuminato da luci natalizie come a Thira e Milos; soffia un vento freddo, ma ci sentiamo a casa...Saluti abbracci, poi ci accompagnano all’Anatoli: la camera illuminata aspetta noi...poi, sotto le bianche lenzuola, possiamo dormire finalmente quanto vogliamo; sono ormai le quattro del mattino.

Cu svegliamo verso le nove. Il cielo è grigio, là in basso vediamo la nostra camera di Agali, è sempre là, la spiaggetta sempre là, il mare calmo ma grigio.

In giretto per Ανο Μερια, colazione da Ειρινη che si stupisce di vederci qua; poi spesa al minimarket, anche loro ci salutano con stupore. Passando davanti alla casa dei genitori di Panaghiotis vediamo apparire la mamma Δεσπεινα, ci saluta con calore “ τι κανετε;”  ”  καλα’ καλα’”.

Alle venti abbiamo appuntamento alla casa dei Psaromiligo, per la cena di fine anno.

Dina si è sbizzarrita negli addobbi natalizi, la casa è piena di luci alberelli, babbi natale, casette illuminate; dice che a lei piace tanto il Natale e che diventa una bambina.

Iniziano i festeggiamenti: salatini, braciole, patate fritte, feta, insalata, vino (fatto da Panagiotis con uve di Folegandros) rakì, e una infinità di dolci. Ridiamo tanto e parliamo tanto; ci arrangiamo col poco greco che conosciamo e con l’aiuto di Vasiliki che capisce e parla l’italiano, così può tradurre pere noi e per i genitori e fratello Apostolo.... ci sentiamo a casa!

Ecco, con un’ora di anticipo sull’Italia entriamo nel 2014...

“ καλη’ κρονια’, κρονια πολλα’ “  “ buon anno, tanti auguri”

Mercoledì primo giorno del 2014, inizia con una passeggiata verso la spiaggia di Agali; pioviggina, ci siamo attrezzati con mantelline di montagna che svolazzano al vento e spaventano un mulo, che incrociamo e che agitandosi fa cadere il tipo che che era in groppa, fortunatamente cade in piedi senza conseguenze ( più tarde verremo a sapere da Dina che quell’uomo è ultraottantenne!). Lungo la stradina un angolo erboso è pieno di narcisi. Ads Agali tranquillità assoluta, non c’è nessuno. Il mare calmo sussurra appena. Anche se è grigio, anche se non c’è nessuno, questo luogo non mette tristezza, ma grande tranquillità.

All’una ci attendono per il pranzo di capodanno; ci sono anche i genitori di Pnaghiotis Apostolo e Despina e la mamma di Dina Vasiliki... Ancora molto cibo, molto vino, molti dolci “παραφαγα”.

Verso le quattro del pomeriggio andiamo con Pnaghioti a dar da mangiare alle capre; una ventina di capre e una quarantina di piccoli che saltellano qua e la; hanno una ventina di giorni, qualcuno una settimana, due sono nati questa mattina.

Un forte temporale con lampi e tuoni ci costringe a rinunciare alla festa notturna a Kora, peccato.

 

2.1.2014 Giovedì Kora

Oggi non possiamo rinunciare ad una passeggiata sino a Kora, dobbiamo sapere com’è d’inverno! Incontriamo lo stesso mulo con lo stesso uomo del giorno prima; questa volta procede a piedi e si ferma per scambiare quattro chiacchiere: da dove venite? dove soggiornate? fino a quando vi fermate?

Il vento soffia forte e freddo. Solo ora mi accorgo di quanto in inverno Folegandro sia più verde che in estate.; ci sono conche verdeggianti che fanno pensare ai nostri prati di montagna. A Kora i tre market sono aperti, è aperto anche un καφενι’ο dove ci ristoriamo con un caffè greco, e l’agenzia viaggi dove abbiamo conferma che la prima nave diretta per il Pireo è quella di domenica; scegliamo la nave del sabato per Naxos da dove la sera stessa partirà quella per il Pireo che ci farà guadagnare un giorno; non sarà comunque sufficiente per arrivare in tempo per il concerto del sei a Rubiana. (meno male!)

Anche oggi siamo invitati a pranzo, mangiamo troppo, cerchiamo di desistere ma insistono... non riusciamo a sottrarci; riusciamo così finalmente ad assaggiare le κεφκεδεσ (polpettine) che Dina ha accuratamente preparato senza  σκιρδοσ  e senza κρεμιδι!

E d’è già sera... Poi ancora un rakomelo della famiglia Psaromiligou.

3.1.2014 Venerdì Ανο Μερια

Speravamo, questa mattina, in una giornata di sole da assaporare sul terrazzino della stanza; ancora nuvole.

Non ci resta che passeggiare per Ano Meria.

Ano Meria non è molto differente dall’estate, non c’è quasi nessuno, il bar-ristorante in fondo al paese sempre chiuso, come in estate.

Finalmente esce un po’ di sole, ci fermiamo a leggere sui gradini di una chiesetta bianca e blu.  Poi un piatto di rigatoni “tonno e olive nere” sul terrazzino della stanza. Il sole non ci fa compagnia per molto.

Quando scende l’oscurità andiamo a trovare la famiglia Psaromiligou. Finalmente Corrado riesce a raccontare la storia della “Pietra pomice”

“Ροτουσαμε ενα ανδρα σε ενα μαγαζι στην Μιλο.

Ο ανδρας μας .... αυτο’.

Εμεισς ειπαμε τι να κανουμε με αυτο’.  Να το δωρισουμε στο Παναγιοτης.

Ο Παναγο’τησ το ανοιγει και εμεισ καταρισοθμε το μακαιρι!

Dina ci rimpinza ancora con pollo al limone, σαγανακι, patate... e l’immancabile raki.... Poi saluti, abbracci e ringraziamenti reciproci con l’impeccabile traduzione di Vasiliki.

 

4.1.2014 Sabato

É arrivato il giorno della partenza. Salutiamo Εφταλια dell’ Ανατολι’ e lasciamo la nostra stanza.

La mattina si presenta meno fredda, ma ancora molte nubi circondano l’isola.

Alle nove Panagiotis, insieme a Vasiliki e Apostolo, ci accompagna al Porto. Questa volta al   rispondiamo !!

L’Aqua Jewel arriva in orario. Finalmente un po’ di sole; ci lascia viaggiare sul ponte; quando arriviamo a Naxos però solo nubi e vento forte. Siamo così costretti a ricorrere a  un piatto di Giros con patatine da un albanese, poi un tea in una ζαχαροπλαστειο

Una passeggiata nel labirinto di vicoli nel vecchio castro; un frastuono di clacson e ci imbattiamo in un γαμμοσ.

Poi ancora al riparo con una buona pizza in attesa della nave. Incredibilmente alle 22.00 vediamo già attraccare la nave, la Bkue Paros; Mi faccio prendere dal panico, ha ben venti minuti di anticipo e mi viene alla mente la storiella di una lezione di ASSIMIL: " που νομισιτε οτι ειστε στην Γαλλια; e il turista francese perse la nave...

Sarebbe partita con un minuto di anticipo, non fosse arrivato di corsa l’ultimo passeggero!!!

 

5.1.2014 Domenica

In perfetto orario siamo al Pireo, sono le cinque.

Colazione nello stesso bar della partenza, pregustando quei buoni croissant con marmellata a parte e un discreto cappuccino; ma perché quando le cose vanno bene, non si riesce mai a ripeterle una seconda volta? A fatica riusciamo a farci preparare i croissant vuoti con marmellata a parte e i cappuccini che ci eravamo raccomandati di ricevere insieme (μαζι)  vengono preparati con molto anticipo diventando così freddi...

All’improvviso Corrado ha l’idea di raggiungere Patrasso col treno fino a Kiato e poi con l’autobus; questo per evitare quelle due ore e mezza di viaggio un po’ forzato sull’autobus; sul treno ci si sente più liberi... peccato però che anche il viaggio in autobus da Kiato a Patrasso sia di due ore e mezza!? Abbiamo comunque fatto una buona scelta, intanto quest’autobus è meno affollato e questo ci permette di cambiare posto durante il viaggio, e questo rende il viaggio meno monotono. Il mare prima di Corinto è alla nostra sinistra, poi passa a destra, non prendendo  l’autostrada ci da modo di conoscere, attraversandoli, tutti i paesini lungo la costa: 1,2,3,4, con le loro piccole spiagge e piccoli hotels, ci offrono la possibilità di una futura eventuale tappa di passaggio.

Alle dodici puntuali arriviamo a Patrasso: finalmente  possiamo assaporare al sole, a pochi passi dal mare, un piatto di Atherines.

Alle 18.00 parte la SuperfastI

6.1.2014 Lunedì

L’arrivo a Bari è previsto per le 8.30 italiane, ma questa Πολυ παραπολυ γρηγορα

nave attracca solo alle 10.00 al porto di Bari. Γεια σας γεια σας καλη χρονια’ χρονια πολλα’

e lasciamo definitivamente la Grecia.

Ancora una giornata nuvolosa ma non fredda.

Attraversiamo il labirinto di vicoli della città vecchia fermandoci ad acquistare pane e prosciutto e frutta per il viaggio di ritorno in treno.

Alla stazione scopriamo che il treno per Torino delle 12.38 ha soltanto più posti in piedi.

Fortunatamente riusciamo a trovare due posti a sedere sino a Foggia; poi quando salgono i prenotati il capotreno( o meglio la capotreno) riesce ad indicarci, tramite computer, due posti che si sono liberati a Foggia e che non hanno più avuto prenotazione.

Dal finestrino diamo un addio al mare di cui ci siamo riempiti gli occhi in questi giorni, passati veloci e lenti al tempo stesso...

Sfrecciamo verso il ritorno...

L Freccia Bianca arriva in perfetto orario alla stazione di Porta Nuova. Abbiamo solo 5 minuti di tempo per acquistare i biglietti per Avigliana. Corro, corro, corro, ma mi imbatto in un distributore automatico che non accetta contanti; corro su un altro, ma non funziona; trovo quello giusto, manca un minuto, corro verso il treno dove mi aspetta Corrado con i due zaini, davanti al portellone del treno, ma il fischio del capotreno è inclemente e il treno ci scappa a pochi passi e con qualche secondo di anticipo. Ci ritroviamo così ad attendere un’ora il prossimo treno.

Ci facciamo un giro per la piazza Carlo Felice, crediamo di trovare del movimento, delle luminarie accese, qualche locale aperto, sono le 22; tristezza è più desalata di Ano Meria, perfino a Rubiana c’è più movimento. Non ci resta che ripiegare verso il bar della stazione; chiudiamo il circolo iniziato con la partenza: un brindisi al 2014.

Quando arriviamo ad Avigliana sono le 23.15, meno male, arriveremo in tempo per vedere ancora acceso il nostro albero nel prato ; ma la Terrios vuol mettersi in moto; accidenti, la batteria che aveva dato segni di cedimento, si è scaricata completamente. Per strada non c’è nessuno, solo un ristorante giapponese di fronte al parcheggio che sta chiudendo; gentilemente il cuoco giapponese viene ad aiutarci (nonostante la padrone non volesse) e porta la sua auto vicino alla nostra e con i cavi riesce a farcela partire.

Quando arriviamo a casa l’albero è ormai spento...

Riaccendo tutto: albero,torretta, casetta, per gustarmi questo ultimo giorno di festività natalizia.

Le φοτακια di  Φολεγανδρος  sono oramai lontane!